Quando ho messo
online il progetto Ava Nu Handmade, il 30 luglio 2015, ero
semplicemente un'utopista che si lanciava nel buio con la speranza di trovare
da qualche parte un buon materasso dove atterrare. Nessuna conoscenza di html,
la parola "sito" che, per me, richiamava più l'idea di uno scavo
archeologico che un luogo dove condividere quello che faccio con il mondo
globale e l'incertezza che fosse solo un esperimento estivo. A distanza di
alcuni mesi l'html è sempre un insieme di quattro lettere da pronunciare come
si scrivono ma tutto il resto ha un sapore diverso.
Non c'è più un sito,
nel senso letterale del concetto, ma un blog e ogni cosa segue il suo corso con
una fluidità inaspettata. Chi studia come funziona l'essere umano, talvolta,
afferma delle eminenti cavolate che svaporano con la stessa velocità con cui
sono state sbandierate ma una delle tante considerazioni sagge fatte è che Bisogna assecondare la propria natura e in questo mi trovo perfettamente d'accordo. Non sono Keith Haring, le mie opere non sono note in tutto il mondo
né ho un marchio stratosferico, inquadrato o osannato per il quale migliaia di
fedelissimi attendono di conoscere il "verbo" per le mode future.
Sono solo una ragazza che fa quello che le piace ed è se stessa: dentro la
scatola di un sito, in sostanza, non ci sto, ci sgomito. Il mondo è il
mio parco giochi, ho bisogno di uno spazio dove muovermi senza barriere,
senza pormi il problema di essere seria e formale. Voglio parlare e lasciarmi
scorrere dai pensieri altrui, toccare e farmi toccare da chi mi segue e
apprezza quello che faccio. La fantasia, la creatività, l'estro, niente di
tutto questo si può imbrigliare senza togliere la componente fondamentale che
sta alla loro base: la libertà. Per questo ho ricominciato tutto da capo: via
il sito, via il vecchio logo, via il superfluo. Un restyling completo, da capo
a piedi, tranne alla sottoscritta che è rimasta sempre una visionaria con la
passione per il rischio. Il merito di quanto vedete ora va ad una persona
speciale che ha una sensibilità unica e fa iniezioni gratis di fiducia in se
stessi come poche persone al giorno d'oggi: Annalisa Bocedi, meglio nota come
Tatti Graphics. La meraviglia di questo spazio espositivo-discorsivo è opera
sua. Non solo la "mia" graphic designer ma anche una buona amica a
cui un grazie pieno d'affetto è più che dovuto.
Per cui, con una
barchetta piccolina ma stilosissima, si riprende il largo nel mondo
dell'handmade, dove ho conosciuto tante persone adorabili che fanno della loro
arte una passione inesauribile e sempre in costante evoluzione. Mi porto negli
occhi i loro insegnamenti e mi faccio guidare da quello che l'ispirazione mi
dona. Vado a sensazioni con l'impegno di fare del mio meglio per produrre
qualcosa che non dia soddisfazione solo a me e che offra piacere anche a chi mi
sta vicino, a chi vuol venire in viaggio con me per le Isole dell'Inventiva.
L'immaginazione è il timone della mia barca e colei che mi insegna a sognare,
alla faccia del fatto che all'anagrafe mi considerano un'adulta già da un bel
po'…
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